1948–2018: orgogliosamente settanta!
In un giorno di ottobre del lontano 1948 un gruppo di Azzurri, di cui gran parte erano di ritorno dalle Olimpiadi di Londra che si erano da poco concluse, diedero inizio al nostro glorioso sodalizio. L’idea primogenita di costituire l’Associazione nacque all’interno del Villaggio Olimpico della capitale inglese. In quella rassegna olimpica, la prima del nuovo “mondo libero” disputata dodici anni dopo l’edizione di Berlino nel 1936, si erano ritrovati atleti in gran parte rimasti direttamente coinvolti nelle vicende belliche. Tra questi molti, pur conoscendosi di nome per le proprie imprese sportive, non si erano mai potuti incontrare e confrontare personalmente. Fondamentale fu la personalità e il carisma del marciatore Franco Pretti, uno dei veterani della spedizione italiana e primo presidente della nostra Associazione, che per primo intuì l’importanza di preservare ed alimentare lo spirito azzurro come elemento fondante della cultura sportiva nazionale. Senza troppi indugi, nella metà di ottobre, si riunirono a Milano in diciotto, tra Olimpici e Azzurri, e costituirono statuariamente l’Associazione Nazionale Atleti Azzurri d’Italia (ANAAI) in base all’articolo 18 della costituzione italiana entrata in vigore lo stesso anno. Venne elaborato il primo statuto associativo ed eletto presidente Franco Pretti, vicepresidente Ernesto Formenti (oro a Londra nel pugilato) e segretario Arnaldo Carli (oro olimpico nel ciclismo ai Giochi di Anversa 1920). L’Associazione trovò subito terreno fertile e, in pochi anni, si espanse in varie regioni contando alcune migliaia di iscritti. Nel 1957 il presidente Franco Pretti ed altri ventiquattro Azzurri, tra cui quattordici dei diciotto fondatori, si riunirono a Roma per istituzionalizzare l’Associazione con atto notarile. Nuova tappa di un percorso premiato dal CONI con delibera del Consiglio datata 21 giugno 1977 in base alla quale venne riconosciuta “Associazione Benemerita di interesse sportivo”, con il preminente compito di svolgere “attività di natura culturale, realizzate per promuovere e diffondere l’idea di sport, i suoi ideali e valori, attraverso iniziative promozionali a carattere organizzativo, di stampa e similari”. Un riconoscimento ottenuto anche grazie all’opera del secondo presidente ANAAI, il tennista azzurro Giorgio De’ Stefani, stimato dirigente sportivo e membro del CIO. Dopo alcuni anni si avvicendò alla presidenza Fiorenzo Magni, mitico ciclista degli anni d’oro e uno dei diciotto fondatori. Sotto la sua presidenza l’Associazione ha raggiunto la sua massima espansione, arrivando a coprire l’intera penisola e consolidandosi all’interno del mondo sportivo e istituzionale. Nel prestigioso albo di coloro che hanno avuto l’onore di presiedere l’Associazione figurano Paolo Borghi, azzurro di pallavolo e storico Presidente della FIP, e Gianfarnco Baraldi, mezzofondista olimpico, imprenditore e politico bergamasco, per oltre un decennio alla giuda del Consiglio Nazionale e artefice dell’ingresso nella famiglia della World Olympics Association. Con la delibera della Giunta Nazionale del Coni del 15 giugno 2006 è stata cambiata la denominazione in “Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia” (ANAOAI), un cambiamento richiesto dal comitato Olimpico internazionale per adeguare la situazione italiana a quello degli altri Paesi. Nel corso del 2017 il testimone è infine passato nelle mani di Stefano Mei, campione europeo a Stoccarda nel 1986, eletto in carica per il quadriennio olimpico in corso. Un lungo cammino nel quale, sia a carattere nazionale che territoriale, l’Associazione ha sempre svolto con profitto attività volte alla promozione della pratica sportiva, di base e agonistica, e dei valori che lo sport veicola nella società.