KARATE

Claudio Culasso, Campione europeo juniores

La pratica del karate non ha età, può iniziare dai 4 anni fino ai 90 anni e per gli atleti “anni d’argento” Over 64 anni, sono previste anche le competizioni Master che nella Fijlkam (Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali) sono praticate in due specialità Kumite (combattimento) e Kata (forme). È anche previsto a livello amatoriale, il “karate tradizionale” che prevede, nello stile “Wado-ryu”, lo studio di tecniche di difesa e at­tacco codificate da maestri nipponici all’inizio del secolo. I metodi per la pratica sono gli esercizi segmentari propedeutici del karate, gli esercizi sulla mobilità articolare e potenziamento muscolare e l’alfabetizzazione motoria specifica (postura, guardia spostamenti, parate,attacchi a vuoto con gli arti superiori ed inferiori).

Il karate in età avanzata, apporta un considerevole miglioramento dell’intero equilibrio psico-fisico, potenzia l’autostima, favorisce la socializzazione. Dal punto di vista psicologico, è importante trovare la giusta motivazione attraverso il confronto sul tatami, come spinta ad agire ed a mettere in pratica azioni di combattimento “controllato”, comportamenti orientati al raggiungimento di un obiettivo, cioè entrare nella guardia e quindi nel bersaglio dell’avversario.

Pertanto nelle palestre e nelle competizioni ci sono tantissimi praticanti degli anni d’argento che, attraverso il karate, amano ancora mettersi in gioco mettendo da parte la loro età anagrafica.