Mondiali. Martinenghi si conferma d’argento nei 100 rana
Emozioni intense e tutte da vivere nella seconda giornata dei 21esimi Mondiali all’Aspire Dome di Doha.
Un fuoriclasse sempre capace di rigenerarsi e di trovare nuovi stimoli, andando oltre i propri limiti. Un campione vero dentro e fuori dall’acqua che vuol regalarsi un 2024 da assoluto protagonista. Nicolò Martinenghi aveva annunciato in semifinale, dove aveva conquistato il pass per le Olimpiadi, di avere ancora margine e si prende l’argento nei 100 rana, restando sul podio iridato dopo il secondo posto di Fukuoka 2023 e l’oro di Budapest quando raccolse l’eredità lasciata vacante dal baronetto britannico Adam Peaty terzo in 59″10. Diventa re lo statunitense Nic Fink, che con Tete fu ex aequo in Giappone, in 58″57 grazie a super primo 50 in 26″98. Il 23enne di Varese e primatista italiano (58″26) – campione europeo in carica nei 50 e 100 e bronzo olimpico – nuota in 58″84, passa in controllo (come avvenuto in tutte e tre i turni) in 27″43 e poi accelera con un ritorno sublime in 31″41, scendendo ancora sotto limite olimpico richiesto (59″1) come avvenuto in semifinale in cui ha chiuso in 59″13.
Cresciuto nel Nuoto Club Brebbia seguito dal tecnico Marco Pedoja, prima di passare al Circolo Canottieri Aniene, Martinenghi sta effettuando in queste stagioni un percorso caratterizzato da una crescita graduale e costante: iniziata dai successi internazionali in tutte le piscine giovanili per l’esordio ai mondiali del 2017 a Budapest con un nono posto propiziatorio, seppur sfortunato, non ancora maggiorenne; poi la squalifica in semifinale a Gwangju nel 2019. Un’esperienza formativa, che ha alimentato sia la consapevolezza sia la voglia di emergere esplosa alle Olimpiadi di Tokyo; poi nel 2022 la consacrazione definitiva con l’oro ai Mondiali di Budapest e quello agli Europei allo Stadio del Nuoto di Roma; nel 2023 l’argento della maturità a Fukuoka 2023.
Per l’Italnuoto è la settima medaglia nella specialità (1-5-1) e per la prima volta nella storia un ranista si conferma per tre volte sul podio dei campionati mondiali di nuoto in vasca lunga; Gianni Minervini fu due volte medaglia nei 100 rana (argento Madrid 1986 e bronzo Perth 1991).
SEMIFINALI. Eliminato nei 100 dorso Michele Lamberti – allenato da settembre al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina – che paga una piccola indecisione allo start per una semifinale tutta a rincorrere. Il 23enne bresciano – tesserato per Fiamme Gialle e GAM Team, figlio del campione del mondo Giorgio, della stileliberista Tania Vannini e fratello di Noemi e Matteo – chiude in 53″89 che vale l’undicesimo crono, per l’ingresso in serviva far meglio del 53″72 dello statunitense Jack Aikins. Davanti a tutti l’altro americano Hunter Armstrong in 53″04.
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM
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Comunicato ufficiale FEDERNUOTO