logo
Populate the side area with widgets, images, navigation links and whatever else comes to your mind.
Strömgatan 18, Stockholm, Sweden
(+46) 322.170.71
ouroffice@freestyle.com

Follow us

Associazione benemerita riconosciuta dal Coni World Olympians Association

Comitato Italiano Paralimpico
ANAOAI
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D'ITALIA

#olimpiciazzurri

Mondiali. Tocci-Marsaglia d’argento. Tre carte olimpiche per l’Italtuffi

ANAOAI / NAZIONALE  / Mondiali. Tocci-Marsaglia d’argento. Tre carte olimpiche per l’Italtuffi

Mondiali. Tocci-Marsaglia d’argento. Tre carte olimpiche per l’Italtuffi

Alle Olimpiadi di Parigi da vice campioni del mondo. Due ore dopo l’impresa di Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli dalla piattaforma, a far saltare il banco ci pensano Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci che nel sincro da 3 metri si prendono un argento storico, prima medaglia iridata nella specialità per i tuffi italiani e prima medaglia per l’Italia ai mondiali degi sport acquatici di Doha 2024. I due alfieri azzurri confezionano l’ennesima carta olimpica per la straordinaria Nazionale che Oscar Bertone ha plasmato e cresciuto in questi anni anche durante i difficili momenti della pandemia. E’ clamorosa la finale degli azzurri, che ha fatto calare il sipario sulla terza giornata dei 21esimi Mondiali all’Hamad Aquatic Center, con i liberi sempre oltre i 65.00 punti, per una chiusura a 384.24 che rappresenta una quota d’eccellenza. Si confermano campioni del mondo i cinesi Long Daoyi e Wang Zongyuan con 442.41 punti; bronzo agli spagnoli Adrian Abadia e Nicolas Garcia con 383.28. Alle Olimpiadi anche il Messico, con Rodrigo Lopez e Osmar Olvera Barra quarti con 383.19, l’Ucraina, con Oleg Kolodiy sesti con 363.12 e la sorprendente Polonia di Kacper Lesiak e Andrzej Rzestzutek con 362.04.

La gara di Marsaglia e Tocci. L’ordinario indietro carpiato (45.60) e il rovesciato carpiato (45.00) sono puliti e il sincro abbastanza buono. Gli azzurri dopo gli obbligatori sono undicesimi con 90.60. Comandano i britannici e vice campioni in carica Anthony Harding e Jack Laugher con 100.80, seguiti dai messicani Rodrigo Diego Lopez e Osmar Olvera Ibarra con 97.20 e dai cinesi Long Daoyi e Wang Zongyuan – oro a Fukuoka sette mesi fa – con 96.60; poi i tedeschi Alexander Lube e Moritz Wesemann con 94.80, gli spagnoli Adrian Abadia e Nicolas Garcia con 94.20.
La vera battaglia inizia con i liberi. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è fantastico per sincronismo ed eleganza (74.40) e, malgrado il coefficiente basso (2.4), gli azzurri risalgono al quinto posto con 165.00. Prende il comando la Cina con 183.30, poi Gran Bretagna con 180.36, Germania a 169.35 e i sorprendenti polacchi Kacper Lesiak e Andrzej Rzeszutek con 165.14. Sesta è la Spagna con 160.80 e settima la Corea del Sud con 160.23.
Quarta routine che si apre con il botto e che diventa decisiva per la qualificazione olimpica. La Germania fa harakiri con il salto mortale e mezzo rovesciato con 3 avvitamenti, per l’esecuzione completamente fuori giri di Wesemann, e i 28.35 la portano solamente a 197.70. Il doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato di Lorenzo e Giovanni è a dir poco perfetto nel sincronismo e imperioso tecnicamente (80.58): terzi a 245.58. Davanti aumenta il margine la Cina con 274.65 e frena leggermente la Gran Bretagna con 253.80. Quarta è la Polonia con 238.56, quinta la Spagna con 233.24, sesta la Corea a 230.61.
Quinto round ed errori non più consentiti. Tocci e Marsaglia sono ineccepibili e piazzano un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (71.40) solido, elegante e bellissimo nel presalto: 316.98 e finisce alle spalle anche la Gran Bretagna (313.08) a causa dell’ingresso scarso di Laugher nel quadruplo salto mortale in avanti. Vola la Cina a quota 360.33. Quarta è la Spagna con 304.74.
Ultimo routine carico d’emozioni e adrenalina. Il quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (67.26) è recuperato alla grande dagli azzurri, dopo un’incertezza di Marsaglia nel presalto: sono d’argento con 384.24 punti. Terza a sorpresa è la Spagna con 383.28. Ancora sul tetto del mondo la Cina con 442.41.

Lorenzo Marsaglia – tesserato per Marina Militare e CC Aniene, allenato e plasmato da Benedetta Molaioli – è ormai entrato in una nuova dimensione. Gli europei di Roma 2022 l’hanno definitivamente consacrato, tra i più forti tuffatori continentali: si è laurerato campione europeo dai 3 metri ed è stato argento dal metro e in sincro dai 3 metri con l’amico Giovanni Tocci. E’ laureato in Fisioterapia e fidanzato con Maria . Appassionato di moto e di enogastronomia. Ha una moto d’epoca in garage, che però utilizza solo quando è in vacanza dai tuffi.  Undicesimo ai Mondiali di Fukuoka dai 3 metri, piazzamento che gli ha consentito di prende la carta olimpica anche della prova individuale. 

Giovanni Tocci – tesserato per Esercito ed AQA Cosenza e seguito da Oscar Bertone e Lyubova Barsikova – è il capitano della nazionale azzurra. Nella bacheca del 29enne calabrese – laureato in Lettere Moderne,  – sei medaglie europee e due iridate. Ai Mondiali di Fukuoka è stato dodicesimo dai 3 metri, conquistando la carta olimpica. Al futuro, dopo i tuffi, ancora non ci pensa. E’ appassionato di pesca subacquea e di vini. Tocci è un ragazzo d’altri tempi: sempre sorridente e con una buona parola per tutti i suoi compagni di squadra, per cui è un esempio costante. 

Le parole di Giovanni Tocci. “Siamo partiti piano negli obbligatori. C’era molta tensione che si poteva benissimo leggere ed era anche giustificata. Prima dei liberi abbiamo iniziato a parlare, perché sapevamo di aver preparato bene la gara e ci siamo sciolti. Un argento che ci trasmette motivazioni importanti, per migliorare e crescere in vista dell’appuntamente olimpico. Adesso arriva un giorno di riposo e poi concluderemo con i 3 metri individuali: possiamo toglierci altre soddisfazioni. Non sono mai stato a Parigi in vita mia e le Olimpiadi rappresenteranno una fantastica occasione per visitarla”.

Le parole di Lorenzo Marsaglia. “Siamo arrivati a Doha con l’obiettivo di ottenere un grande risultato nel sincro. E’ arrivato un grande argento al termine di una finale molto lunga e siamo infatti stanchi. La fiducia è cresciuta dopo il doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti: sono arrivati tanti punti che hanno indirizzato la nostra gara; è un tuffo su cui abbiamo lavorato molto da settembre. Siamo contenti che la prima medaglia di questi mondiali sia arrivata da noi. Ci auguriamo che ne arrivino altre”.

I tuffi di Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci – 384.24 secondo posto
201B ordinario indietro carpiato 45.60 (10)
301B rovesciato carpiato 45.00 (11)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 74.40 (5)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 80.58 (3)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 71.40 (2)
109C quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 67.26 (2)

PIATTAFORMA A PARIGI. Due azzurre rappresenteranno l’Italia dalla piattaforma alle Olimpiadi. Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli, finalmente concentrate e determinate in tutte le routine, superano con il quarto e diciottesimo punteggio le eliminatorie dalla piattaforma femminile, che hanno aperto la terza giornata dei 21esimi Mondiali all’Hamad Aquatic Center, e regalano altre due carte olimpiche alla super Nazionale di Oscar Bertone. 
Eccezionale la prova della 24enne italocanadese – tesserata per Marina Militare e MR Sport Fratelli Marconi, allenata da Tommaso Marconi, quinta agli Europei di Roma dov’è stata oro con il Team Event – che ingrana subito le marce alte con un doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (72.00), che ben impressiona per velocità e tenuta, e un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (60.00) in sicurezza; in seguito il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato, che in passato le aveva creato qualche problemino di troppo, è buono soprattutto in volo (60.80) e il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (59.45) recuperato molto bene, dopo un’incertezza in avvio. La verticale, tenuta come sempre alla perfezione, con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo vale 67.20, per un totale di 319.45.
Regolare l’eliminatoria della 21enne romana – tesserata per Fiamme Oro, seguita da Francesco Dell’Uomo e futura criminologa- che inizia con un discreto triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (54.00), svolto invece alla perfezione in allenamento e durante la rifinitura, e un doppio salto mortale e mezzo rovesciato (54.60) “sporcato” con i piedi in arrivo; in seguito è abbastanza pulita con il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (60.80) ma è scarsa in ingresso del doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (36.25). Ottima invece la chiusura con un bellissimo doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (57.60), poco premiato dai giudici. I 263.25 punti bastano però per l’accesso in semifinale, in programma lunedì 5 febbraio alle 10 (-2h in Italia), e soprattutto per un sorriso “olimpico”. Davanti a tutte la cinese e campionessa uscente Chen Yuxi che domina con 435.20 punti.

Sette pass olimpici. L’Italia, prima dei Mondiali di Doha, si era già assicurata cinque pass per Parigi 2024 nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all’accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; e nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi. L’obiettivo en plein è difficile ma non impossibile, per un risultato comunque straordinario per l’intero movimento. 

La 23enne italocanadese Sarah Jodoin di Maria – tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli e seguita da Tommaso Marconi – è nata a Montreal il 3 gennaio del 2000. Prima dei risultati ottenuti a Cracovia, è stata settima nella finale dalla piattaforma, miglior piazzamento di sempre di un azzurra, ai mondiali di Budapest 2022 e quinta agli Europei di Roma dove è stata d’oro nel Team Event e bronzo dalla piattaforma sincro in coppia con Eduard Timbretti Gugiu. nata a Monteral da papà bolognese e madre canadese. Ha parenti sparsi in giro per l’Italia tra Guidonia e Bologna. Studia economia all’Università. Molto timida e intervorsa al suo arrivo, la città di Roma l’ha resa estroversa ed estremamente simpatica. Ama mangiare il sushi e cucinare. Racconta sempre che “l’Italia è il suo Paese e quello della sua famiglia, per questo adora scoprirla quando ha un po’ di tempo libero”. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta nel sincro con coppia con Eduard Timbretti Gugiu.

Emotiva, introversa e dolce. E’ l’identikit di Maia Biginelli che studia psicologia, ma con l’obiettivo di diventare criminologa. 20enne di Roma – tesserata per Fiamme Oro e allieva da sempre di Francesco Dell’Uomo – rappresenta il futuro della piattaforma italiana. In gara è un diesel: diventa competitiva tuffo dopo tuffo. E’ Doha per riscattare un mondiale di Fukuoka, andato al di sotto delle sue aspettative. E’ appassionata di musica e ascolta di sempre i cantautori italiani: i suoi preferiti sono Lucio Dalla, Lucio Battisti e Antonello Venditti. 

Le parole del direttore tecnico Oscar Bertone. “Sono commosso perché questo gruppo non smette di darmi soddisfazioni. I ragazzi hanno iniziato il sincro leggermente contratti, poi si sono compattati e hanno disputato una finale superlativa. Molte nazioni hanno fallito, perchè hanno pensato più alla qualificazione olimpica che a vincere la medaglia. Sapevamo che era fondamentale, invece, puntare al podio per andare ai Giochi. Le ragazze sono state bravissime, determinate e lucide. Non è facile rimanere concentrati quando le eliminatorie sono lunghe. L’obiettivo alla vigilia di Doha era di riempire le ultime caselle olimpiche: ci stiamo riuscendo. Questa nazionale cresce e migliora ad ogni manifestazione: il merito è della Federazione, che ci mette in condizioni ottimali per lavorare, delle società e di tutti i tecnici. Abbiamo altri sei giorni di gare e altre carte olimpiche da poter prendere”.

I tuffi di Maia Biginelli – 263.25 diciottesima – qual. in semifinale
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 54.00 (26)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato 54.60 (19)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 60.80 (15)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 36.25 (19)
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 57.60 (18)

I tuffi di Sarah Jodoin di Maria – 319.34 quarta – qual. in semifinale
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 72.00 (3)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 60.00 (4)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 60.80 (4)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 59.45 (4)
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 67.20 (4)

Così gli azzurri nelle eliminatorie e nella finale della 3^ giornata
Domenica 4 febbraio

Eliminatoria piattaforma fem
1. Chen Yuxi (Chn) 435.20
4. Sarah Jodoin di Maria 319.45 qual. in semifinale
18 Maia Biginelli 263.25 qual. in semifinale

Finale sincro trampolino 3 metri mas
1. Long Daoyi-Wang Zongyuan (Chn) 442.41
2. Giovanni Tocci-Lorenzo Marsaglia 384.24
3. Adrian Abadia-Nicolas Garcia (Esp) 383.28

Gli azzurri per Doha. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro),Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Irene Pesce (MR Sport F.lli Marconi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi), Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006), Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza). Nello staff, oltre al direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Lyubov Barsukova, Francesco Dell’Uomo, Benedetta Molaioli e Tommaso Marconi, il medico Matteo Catananti e il fisioterapista Ciro Orabona.

Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I finalisti delle gare individuali (senza tener conto degli atleti già qualificati) e le prime quattro nazioni nelle gare sincro (senza tener conto delle nazioni già qualificate) riceveranno una carta olimpica per Parigi 2024. Possono essere ripescati in seguito gli atleti qualificati dal tredicesimo posto in su ai Mondiali di Doha nelle prove individuali fino al raggiungimento massimo di atleti per gara e nel rispetto del numero massimo di quote per nazioni e del contingente olimpico previsto di 136 atleti (68 maschi e 68 femmine). L’Italia si è già assicurata quattro pass nella gara individuale dai 3 metri grazie al successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia e all’accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai Mondiali di Fukuoka 2023; e nel sincro dai 3 metri dopo il bronzo iridato in Giappone conquistato da Pellacani e Bertocchi. Quindi mancano le carte nel sincro da 3 metri maschile, nel sincro dalla piattaforma maschile e femminile e quelle individuali dalla piattaforma maschile e femminile. 

Comunicato Ufficiale FEDERNUOTO

Foto di Giorgio Scala/DBM

No Comments

Reply