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IMPLACABILE SINNER, VENERDÌ IN SEMIFINALE CONTRO NOLE

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IMPLACABILE SINNER, VENERDÌ IN SEMIFINALE CONTRO NOLE

Non c’è ansia nei suoi gesti. La postura rimane fiera, anche quando le difficoltà del match e del fisico, l’orgoglio dell’avversario e il punteggio sembravano costringerlo a ricominciare tutto da zero. E magari allungare ‘follemente’ la nottata di Melbourne. Con un’altra prestazione maiuscola, Jannik Sinner ha conquistato la semifinale degli Australian Open 2024, la prima della sua carriera su cemento australiano, la seconda a livello Slam.  

Il quarto di finale con Andrey Rublev, iniziato a ridosso delle ore 23:00 locali, ha regalato emozioni e scambi spettacolari per 2 ore e 41 minuti; mai nei precedenti con Sinner il tennista russo si era visto così preciso e ispirato: “Sono contento della prestazione perché oggi non era facile – ha dichiarato Jannik nel corso della conferenza stampa – . E’ stato un match molto difficilecon Andrey ci conosciamo molto bene e ogni volta alziamo un po’ il livello e giochiamo meglio. L’abbiamo interpretata bene, tutti e due; il suo è stato un gioco molto veloce ma nei punti importanti ho espresso un buon tennis e il secondo set è stato la chiave che mi ha dato poi la fiducia per il terzo set. Nel complesso è stata una partita molto positiva, mi sono mosso bene e per me è importante perché normalmente di sera faccio più fatica”. 

Il servizio, che nel match con Khachanov aveva mostrato qualche crepa, oggi è stato una delle chiavi del successo: “Ieri abbiamo lavorato molto su questo colpo, tecnicamente. Ogni partita ha i suoi problemi, quello che l’altra volta mi ha messo in difficoltà oggi mi ha salvato. Nei punti più importanti, sulle palle break e sui 40 pari mi ha sempre aiutato. Lui oggi ha risposto molto bene, capiva dove servivo quindi ora devo lavorare per capire perché lo capiva così bene… – ammette con un sorriso – . Dopo questo torneo devo lavorare su questo aspetto”.  

Sinner, che nel corso del match ha più volte manifestato un fastidio nella zona dello sterno, rassicura tutti: “Non mi preoccupa – spiega – , non è arrivata alcuna fitta e con il passare dei minuti il fastidio è andato via.  Forse era legato alla respirazione, visto che oggi era più umido e comunque giocare di sera è diverso. Adesso sto bene” [a Eurosport aveva parlato di “un po’ d’aria”, ndR] 

Nella seconda semifinale Slam della sua carriera affronterà ancora una volta Novak Djokovic, e sarà la terza volta nel giro di pochi mesi: “Sicuramente sarà una partita difficile – conclude – , questo lo sappiamo tutti. Ma è proprio per queste partite che lavoriamo. Sono contento di affrontarlo nella parte finale di uno Slam, mi piacciono queste sfide, e comunque sarà tutto diverso dalla semifinale di Wimbledon. Lui cambierà qualcosa, e la stessa cosa la farò io. Proverò a controllare quello che posso controllare, correrò su ogni palla e darò il massimo punto dopo punto. La sfida è difficile ma queste sono le partite per cui mi alleno”.  

COMUNICATO UFFICIALE FEDERTENNIS

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