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Mondiali. Miressi e Deplano ok, 4×200 sl maschile in finale

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Mondiali. Miressi e Deplano ok, 4×200 sl maschile in finale

Al via la quarta giornata dei 16esimi campionati mondiali in vasca corta di Melbourne. Mattinata morbida con azzurri solo al maschile: Alessandro Miressi e Leonardo Deplano si qualificano alle semifinali dei nei 50 stile libero, mentre la staffetta 4×200 parteciperà alla finale col terzo tempo di entrata. Purtroppo per motivi di salute Silvia Di Pietro rinuncia ai 50 stile libero e alla staffetta 4×50 stile libero mista che non entra dunque in gara.
Assente lo specialista Lorenzo Zazzeri, lo scorso anno quarto, nelle batterie dello sprint Miressi è nono in 21″17 e Deplano quindicesimo in 21″25. Entrambi col primato personale. “Stamattina c’era un po’ di delusione ancora per la staffetta che volevamo vincere (argento della 4×50 sl rimontata dall’Australia che ha vinto per 4 centesimi, ndr). Ho limato il personale di un centesimo e oggi proverò a migliorarmi”, commenta Mirex, ventiquattrenne torinese già bronzo iridato nei 100 stile libero preparato da Antonio Satta per Fiamme Oro e CN Torino. Lo scorso anno nono e primo degli esclusi per tre centesimi, Deplano dichiara diplomaticamente: “Proverò a raggiungere la finale, mi sento bene. Ieri abbiamo perso l’oro per pochissimo, ma fa parte del gioco. Oggi ho sbagliato la partenza, mettendo l’aletta male, ma proverò a migliorarmi ancora nel pomeriggio”. Comanda, come le batterie dei 100, il caymanese Jordan Crooks, che studia e si allena in Tenesse, in 20″36.
Una staffetta con vista podio. Entra in acqua la 4×200 stile libero maschile che non va a medaglia dall’argento di Doha 2014 e che lo scorso anno fu quarta dietro al Brasile. Un misto tra velocisti e mezzofondisti ben assestati dallo staff azzurro che colgono il terzo tempo generale in 6’54″54, a meno di un secondo dagli Stati Uniti (Julian, Magahey, Foster, Kibler – 6’53″63). In acqua Matteo Ciampi (1’43″50), Manuel Frigo (1’44″06), Paolo Conte Bonin (1’43″28), Alberto Razzetti (1’43″70) lottano per un posto al sole nella batteria che li vede in mezzo a Stati Uniti ed Australia, presumibilmente i favoriti per l’oro. “L’importante era centrare la finale, nel pomeriggio lascerò il posto a Thomas (Ceccon, ndr). Ho dato tutto in una gara che non è mia” commenta a caldo il velocista Frigo, venticinquenne di Cittadella allenato da Claudio Rossetto per Fiamme Oro e Team Veneto. Dopo la parziale delusione dei 200 farfalla, Razzetti rincara la dose: “Saremo tre o quattro nazioni per cogliere un podio. Le prime due sono abbastanza segnate. In acqua mi sentivo bene, forse ho rallentato troppo a metà gara ma comunque possiamo scendere un po’ con il tempo” sottolinea il ventitreenne di Lavagna preparato di Stefano Franceschi a Livorno per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport.

Nelle finali Ceccon è atteso nei 100 misti e dalla difesa del bronzo conquistato lo scorso anno ad Abu Dhabi. La squalifica del francese Maxime Grousset apre le porte a molteplici soluzioni con gli americani Michael Andrew (oro a Windsor 2016) e Shaine Casas, il colored di San Diego che lo sorso anno vinse 5 medaglie, a guidare il gruppo tutto racchiuso in pochi decimi.
Grandi chances per Lorenzo Mora che, dopo l’argento nei 100, dovrà nuotare la gara perfetta nei 50 dorso per cercare di scalfire le certezze dell’idolo e totem americano Ryan Murphy, già oro nei 100 e cinque volte campione olimpico. L’istrionico dorsista carpigiano, che ama il rock e lo esprime nella vita con atteggiamenti anticonformisti, proverà a lasciare tutti Thunderstruck (il titolo del capolavoro degli AC/DC, la più famosa rock band australiana al mondo). Sbalorditi dall’alto delle sue capacità natatorie ricche di fluidità, rapidità nei cambi ed elasticità motoria che l’hanno portato a nuotare 22″5 (non omologabile) nella staffetta mista mixed poi d’argento con il record europeo.

Curiosità: Adam Peaty, forse per sbollentare la delusione della mancata vittoria nei 100 oppure per migliorare la condizione, si butta per la seconda volta in carriera nei 200 rana a livello internazionale. Il Leone di Uttoxeter, che vive e si allena a Derby, dove è seguito da Melanie Marshall, nuota nella prima batteria con Liam Davis dello Zimbawe e l’arabo Almaher Mohammed che verrà squalificato. Adam, tornato alle gare dopo un anno e mezzo di pausa dalle Olimpiadi di Tokyo, chiude in 2’07″31 al dodicesimo posto. Per entrare in finale servivano due secondi in meno, ma il tre volte olimpionico, che non ha mai vinto un oro in vasca corta, ci riproverà domani nei 50 rana sicuramente a lui più congeniali.

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