
Mondiali. Patrinieri e 4×100 stile esplosivi. Doppio oro e record del mondo
Tutti in piedi ad applaudire SuperGreg e i primatisti mondiali Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin, Leonardo De Plano e Thomas Ceccon. Il campione del mondo in vasca da 50 metri a Budapest, capitano azzurro, si incorona campione del mondo anche nella vasca corta. Allo Sport Aquatic Melbourne Sport Gregorio Patrinieri vince i 1500 stile libero con il tempo di 14’16″88 e una prestazione tutta cuore e muscoli. Soffre e lotta con il francese Damien Joly e il norvegese Henrik Christiansen, spalla a spalla, per 1200 metri, si porta davanti negli ultimi 300 e aumenta la frequenza nei 150 conclusivi. La sua progressione è irresistibile per i diretti avversari che si dividono le altre posizioni del podio. Anche il jet lag è superato. Il suo record italiano di 14″08″06 è lontano sette anni (4 dicembre 2015 a Netanya) ma questa volta conta soltanto mettere la mano davanti a tutti. “Non sarà una vittoria che ricorderò ma è importantissima – commenta l’eroe delle piscine, allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Coopernuoto – era da tanto tempo che non vincevo in vasca corta, che non è mai stata la mia specialità. E’ stata una gara buona, con un ottimo tempo e complessivamente di ottimo livello. Ho sfruttato le difficoltà altrui, come mi è già capitato ultimamente. Ho sofferto un po’ intorno agli 800 e poi ho dato un’azzannata che è stata decisiva appena gli avversari si sono riavvicinati. Questa squadra ha grandi potenzialità e sono sicuro che farà bene ancora una volta: ci sono tutti i presupposti”. E con la medaglia d’oro al collo aggiunge: “sembra sempre tutto più difficile, poi in gara mi esalto e riesco a dare il meglio di me. In questi giorni non mi sentivo neanche troppo bene: poi è arrivata la magia”.
Davanti a tutti e con il record del mondo ci sono anche Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin, Leonardo De Plano e Thomas Ceccon che dominano la 4×100 stile libero e stravincono con 3’02″75. Sgretolato il record mondiale precedente di 3’03″03 che apparteneva agli Stati Uniti dall’11 dicembre del 2018. Il record era un obiettivo. Il precedente italiano era di 3’03″61, ottenuto da Miressi, Ceccon, Deplano e Zazzeri il 16 dicembre del 2021 ad Abu Dhabi. Secondi sono gli australiani Southam, Temple, Neill e Chalmers con il record oceanico di 3’04″63. Eccoli i nostri quattro oschettieri, fieri e felici. “Pensavo di fare decisamente meglio rispetto al mattino. Abbiamo fatto ciò che avevamo in mente”, comincia la matricola Paolo Conte Bonin. “E’ il mio secondo record del mondo. Sono contentissimo: è un tempo strepitoso. Dedichiamo questo successo a Lorenzo Zazzeri che ci segue da casa”, prosegue Thomas Ceccon. “Un record del mondo importante. Complimenti a tutti noi. Non è stata una frazione perfetta la mia, ma passa in secondo piano oggi”, aggiunge Alessandro Miressi. “Mi sento molto bene in acqua, anche al mattino le sensazioni erano ottime: mi sentivo agile. E’ stato tutto perfetto”, conclude Leonardo Deplano. Poi salgono sul podio a ricevere le medaglie e cantare l’Inno di Mameli. Soddisfattissimo il tecnico federale responsabile della velocità e del Centro Federale di Ostia Claudio Rossetto. “Il percorso della velocità è iniziato tanti anni fa e adesso raccogliamo i giusti frutti. Abbiamo creato una squadra eccezionale in cui anche una matricola si butta in acqua senza timori, sembrando un veterano. Il segreto è aver costruito una scuola che ha fatto crescere allenatori e gli atleti. Un ringraziamento va alla Federazione Italiana Nuoto, agli allenatori federali e al Settore Istruzione Tecnica”.
Nella prima finale dei sedicesimi mondiali in vasca corta sventola la bandiera di casa. Lani Pallister vince in 400 stile libero in 3’55″04. Dietro di lei c’è la neozelandese Erika Fairweather con 96 centesimi di ritardo (3’56” netti) e terza è la statunitense Leah Smith con 3’59″78. Non ci sono azzurre in gara e soprattutto non ci sono la nostra Simona Quadarella, che poco prima della partenza, consultato lo staff medico e tecnico, è stata costretta a rinunciare per uno stato di salute non perfetto e la cinese primatista del mondo Li Bingjie con 3’52″30 del 22 ottobre scorso a Pechino, per un malessere improvviso.
La prima finalista azzurra allo Sport Aquatic Melbourne Sport è Sara Franceschi che però non va oltre l’ottavo posto nei 200 misti con 2’09″76 dopo essersi espressa ottimamente in batteria fissando il primato personale di 2’07″25 (il precedente era 2’07″38). Finale a stelle e strisce con il successo di Kate Douglass con il record americano di 2’02″12, seguita dall’altra statunitense Alex Walsh in 2’03″37 e terza l’australiana Kaylee McKeown con il record oceanico di 2’07″57. Nella finale dei 200 misti fa un po’ meglio Alberto Razzetti, sesto con 1’51″73 e non troppo lontano dal suo record italiano di 1’51″54 che aveva nuotato il 16 dicembdre dello scorso anno a Abu Dhabi. “Alla fine il tempo va bene ma la gara non mi è venuta come volevo – spiega l’allievo di Stefano Franceschi, tesserato per Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle – Potevo anche lottare per il podio, perchè in corta il dorso va leggermente meglio e accuso meno la differenza con gli avversari. Peccato ma ho altre cartucce da sparare a Melbourne”. Tocca davanti a tutti il sudafricano Matthew Sates che stabilisce il record africano di 1’50″15.
Comunicato Ufficiale Federnuoto