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Italnuoto da urlo. Sei medaglie e il bottino sale a 27

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Italnuoto da urlo. Sei medaglie e il bottino sale a 27

Il cielo è sempre più blu. Azzurro per l’esattezza, come le bracciate dei nostri ragazzi che continuano a regalarci e regalarsi emozioni e medaglie ogni giorno di più. Nella sesta e penultima sessione degli Europei di Roma ne conquistano altre sei che nel medagliere ci proiettano a quota 27 (11-8-8).
Nicolò Martinenghi fa doppietta individuale vincendo i 50 rana quattro giorni dopo il successo nei 100, Margherita Panziera si regala un sogno e fa il bis nel dorso: dopo i 200 (12 agosto) vince anche i 100. Gregorio Paltrinieri è d’argento di classe e da fuoriclasse nei 1500 stile libero, vinti dall’ucraino Mykhaylo Romanchuk con il quale si è a lungo allenato al Centro Federale di Ostia. Alberto “Razzo” Razzetti è di bronzo nei 200 farfalla (l’11 agosto vinceva i 400 misti), Sara Franceschi centra l’obiettivo e sale il terzo gradino del podio dei 200 misti. In chiusura di serata Stefano Di Cola, Matteo Ciampi, Alice Mizzau e Antonietta Cesarano mettono la ciliegina sulla torta con lo splendido terzo posto, alle spalle di Gran Bretagna e Francia. Completano la giornata un record italiano, due primati personali e otto pass per le finali del 17 agosto.

RANA SEMPRE PIU’ AZZURRA. La rana veloce agli Europei di Roma ha un solo colore l’azzurro. Arriva la terza doppietta e il pubblico si lascia andare ad hola e a cori “mundial”. Ieri pomeriggio aveva dichiarato di essere stanco e in riserva: forse bluffava. Nicolò Martinenghi lascia ancora una volta tutti senza parole, si prende un favoloso bis, e dopo il titolo nei 100, fa suo anche quello nei 50 rana con uno strepitoso record italiano; il vice campione iridato è un motoscafo e sulla scia si pone un sorprendente Simone Cerasuolo che è d’argento. Il 23enne di Varese oro dalla doppia distanza – tesserato per CC Aniene, preparato da Marco Pedoja, due volte campione mondiale e sette europeo in ambito giovanile – nuota in 26”33, togliendo sei centesimi al 26”39 siglato il 2 aprile 2021 agli Assoluti di Riccione. il 19enne di Imola – tesserato per Fiamme Oro e Imolanuoto, seguito da Cesare Casella – reagisce alla grande dopo una subacquea non perfetta e tocca in 26”93, dopo aver in 26”85. I due azzurri si abbracciano all’arrivo, esultano insieme appena fuori dall’acqua e salutano la folla come due gladiatori. “Questa volta mi sono superato. Ieri non pensavo di poter andare così forte. Credo di aver nuotato una delle gare più di sempre – dichiara Tete – Sono entrato in acqua con lo scopo di esaltare il pubblico che ci ha trascinato in questi giorni. L’atmosfera è incredibile”. Incredulo Cerasuolo: “La partenza è stata a dir poco disastrosa. Ho commesso tanti piccoli errori: sono stato anche fotunato. L’obiettivo era la medaglia – dichiara l’emiliano, oro agli Eurojrs a Roma 2021 – Per fortuna la stagione è finita e adesso ci sono le vacanze: sono cotto”.

PANZIERA DOPPIETTA D’ORO. E’ incredula all’arrivo Margherita Panziera che pone il punto esclamativo sul suo europeo e, dopo essersi confermata campionessa nei 200 dorso per la terza volta consecutiva, sale sul gradino più alto del podio anche nei 100. E’ un oro storico: il primo nella specialità e quarta medaglia complessiva (1-2-1). Eccezionale la 27enne di Montebelluna – tesserata per Fiamme Gialle e CC Aniene, argento a Budapest 2021 – che annichilisce la concorrenza con la terza prestazione personale di sempre in 59”40, a quarantotto centesimo dal suo record italiano di 58”92 del 2019; alle sue spalle ci sono la giovane britannica Medi Harris seconda in 59”46 e l’olandese Kira Toussaint bronzo in 59”53. “Non avevo realizzato subito di aver vinto; l’ho intuito dal boato della folla. Ero partito per questo 100 con la massima tranquillità, senza grosse pretese, se non di divertirmi e nuotare bene come in semifinale – dichiara Panziera, seguita da Gianluca Belfiore e laureata in Economia Aziendale – Sono sorpresa dal tempo: non andavo così forte da tanto tempo. Sono arrivata a Roma concentrata e in fiducia. Sono veramente contenta, perché metto alle spalle un anno difficilissimo e impegnativo”. Chiude quinta Silvia Scalia – tesserata per CC Aniene, preparata da Matteo Giunta e argento nei 50 – in 1’00”12, dopo aver griffato il primato personale in semifinale in 1’00”04.

GREG CORAGGIO D’ARGENTO. “Un campione lo riconosci dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia” cantava Francesco De Gregori. Quello che serve al termine di un anno vissuto sempre con il piede sull’acceleratore, cercando di dare il massimo tra Tokyo, Budapest e Roma e percorrendo centinaia di chilometri tra piscina e acque libere. Gregorio Paltinieri si confema campione vero, uomo straordinario ed è d’argento nei 1500 stile libero in 14’39”97. Il campione olimpico, trimondiale e trieuropeo – tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – resta sul podio continentale dopo tre successi consecutivi a Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016, il terzo posto a Glasgow 2018 e il secondo a Budapest 2021. Avanti al primatista europeo (14’33″10) solo l’ucraino e campione uscente Mykhaylo Romanchuk, che con SuperGreg si è allenato a lungo al Centro Federale di Ostia in 14’36”10. Il bronzo è del francese Damien Joly in 14’50”65. Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli) termina quarto in 14’56”15. “Anche in una buona condizione di forma sarebbe stato difficile battere Romanchuk. Però oggi ero proprio morto, senza forte: la stagione è stata lunghissima e stancate – racconta il vincitore di tutto, oro negli 800, allenato da Fabrizio Antonelli – Non posso rimproverarmi nulla, ho dato il massimo che avevo. Mi sento di aver deluso un po’ le aspettative del pubblico, ma c’ho provato fino alla fine. 14’39 è un ottimo crono e un argento europeo sempre una bella medaglia: non posso sempre vincere; ci sono gli avversari forti”.

RAZZO SENZA CONFINI. Vola sempre più in alto, senza porsi confini Alberto Razzetti che piazza un favoloso bis e, dopo l’oro nei 400 misti, è di bronzo nei 200 farfalla come a Budapest quindici mesi fa. Il 23enne ligure – tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato a Livorno da Stefano Franceschi – conclude con la seconda prestazione personale di sempre in 1’55”01, dopo un primo 50 da missile in 53”65; alle sue spalle c’è un ritrovato Giacomo Carini – tesserato per Fiamme Gialle e Can. Vittorino da Feltre – quarto con il primato personale in 1’55”17 (prec. 1’55”). Davanti a tutti, imprendibile, il magiaro Kristof Milak – oro iridato e primatista del mondo (1’50”34) in 1’52”01 che precede il compagno di squadra Richard Marton in 1’54”78. “Sono stato un po’ pollo a non vedere il ritorno di Marton – sottolinea Razzetti, campione del mondo in vasca corta – Fino ai centosettanta metri stavo bene, poi mi sono un po’ spento. Sono felice per il bronzo e non ho ancora finito, perchè ho i 200 misti”. Mastica amaro Carini: “Felice per il personale ma il podio non era impossibile – afferma il 25enne piacentino, seguito da Matteo Giunta – Sono orgoglioso di essere tornato a questi livelli”.

IL RUGGITO DI SARA. Il quarto posto nei 400 le bruciava e non poco. Il sogno nel cassetto era la medaglia individuale, la prima della carriera, da dedicare soprattutto al papà e allenatore Stefano che da sempre la segue, sognando insieme a lei. Sara Franceschi esaudisce il suo desiderio e sale sul terzo gradino del podio nei 200 misti. La 23enne livornese chiude con un ottimo 2’11’38 che vale la terza prestazione personale di sempre. Vince l’israeliana Anastasya Gorbenko in 2’10”92; seconda è l’olandese Marrit Steenbergen in 2’11”14. “C’ho creduto fino alla fine, perchè sapevo che eravamo tutte sullo stesso livello – spiega Sara, tesserata per Fiamme Gialle e Livorno Aquatics e quarta nei 400 misti – Ho temuto per un momento di essere ancora ai piedi del podio. Sono felice perchè chiudere così la stagione, è veramente il massimo”.

4×200 MIXED DI BRONZO. L’ennesima giornata di gloria del nuoto italiano si chiude con il bronzo della 4×200 stile libero. Stefano Di Cola (1’47”00), Matteo Ciampi (1’47”69), Alice Mizzau (1’58”73) e la giovane Antonietta Cesarano (1’58”43) concludono in 7’31”85, confermando l’Italia sul podio nella specialità dopo il secondo posto di Stefano Ballo, Stefano Di Cola, Federica Pellegrini e Margherita Panziera a Budapest 2021. L’oro è della Gran Bretagna in 7’28”16 e l’argento alla Francia in 7’29”25.  “Siamo stati tutti bravi. E’ veramente dura gareggiare: siamo tutti stanchi ma abbiamo dato il meglio – racconta Di Cola, tesserato per Marina Militare e CC Aniene – Sono contento della mia frazione”. Prosegue Ciampi (Esercito/Livorno Aquatics): “E’ un bel bronzo, ma a livello personale non sono troppo contento: ho nuotato al di sotto delle mie potenzialità. Sono contento di essere sul podio insieme a Stefano (Di Cola ndr), perchè siamo insieme in squadra da tanto tempo e siamo molto legati”. Poi spazio ad Alice Mizzau (Fiamme Gialle/Vis Sauro): “Il tifo ha aiutato tantissimo, soprattutto nel mio ultimo 50: mi sono divertita, perché era la prima volta che disputavo una staffetta mixed”. Chiusura affidata, come in gara, ad Antonella Cesarano (Time Limit): “Non poteva andare meglio. Mi fa piacere di essere scesa sotto l’1’59: era un po’ che non mi accadeva. E’ un’emozione indescrivibile salire su un podio europeo e davanti al pubblico italiano”. 

DI PIETRO SENZA RIMPIANTI. Nessun rimpianto per Silvia Di Pietro splendida quinta nei 50 stile libero, vinti dalla fuoriclasse svedese Sarah Sjoestroem – 85 medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei – in 23”91. L’argento è della polacca Katarzyna Wasick in 24”20 e il bronzo dell’olandese Valerie Van Roon in 24”64. La 29enne romana – tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenato da Mirko Nozzolillo, argento con la 4×100 mista mix – chiude in 24”77, dopo aver portato in semifinale il record italiano a 24”72. “I 50 sono sempre un terno all’otto – racconta la velocista azzurra – Mi manca la medaglia individuale in vasca lunga, ma il mio europeo è stato fin qui ottimo”.

Comunicato ufficiale FEDERNUOTO

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