Azzurri: trentatré convocati per i play off Mondiali
La Nazionale torna in campo per giocarsi attraverso i play off l’ultima occasione di conquistare il pass per il Mondiale di Qatar 2022: prima la semifinale contro la Macedonia del Nord (Stadio ‘Renzo Barbera’ di Palermo, giovedì 24 marzo ore 20.45) e, in caso di successo, la finale contro la vincente di Portogallo-Turchia (martedì 29 marzo, a Porto o Konya). Per l’occasione, il Ct Roberto Mancini ha convocato 33 calciatori, che raggiungeranno il Centro Tecnico Federale con un arrivo scaglionato al termine dei rispettivi impegni di campionato. Nel gruppo ci sono il difensore della Lazio Luiz Felipe e l’attaccante del Cagliari Joao Pedro, entrambi alla prima convocazione in Nazionale dopo la chiamata nello stage di fine gennaio, mentre è alla seconda convocazione dopo quella nel novembre 2020 Mattia Zaccagni. Tornano a vestire la maglia azzurra Matteo Politano, sceso in campo l’ultima volta nell’amichevole pre Europeo con San Marino, Stefano Sensi e Pierluigi Gollini, assenti dal settembre 2021. Manuel Locatelli, positivo al Covid-19, raggiungerà il ritiro al termine del periodo di isolamento sanitario. Dopo le due sedute di allenamento in programma a Coverciano lunedì e martedì, mercoledì la Nazionale si trasferirà a Palermo – dove nel pomeriggio sosterrà l’allenamento di rifinitura allo Stadio ‘Barbera’ – per rientrare a Coverciano subito dopo la gara. Il trasferimento verso la sede del secondo incontro è previsto alla vigilia del match, lunedì 28 marzo. ITALIA-MACEDONIA DEL NORD. Sono solo 2 i precedenti con la Macedonia del Nord, entrambi nelle qualificazioni al Mondiale 2018: successo a Skopje in rimonta (2-3) e pareggio a Torino (1-1). Sarà invece la 16a gara della storia degli Azzurri a Palermo: il bilancio è di 13 vittorie (serie aperta di 6 consecutive), un pareggio e una sconfitta. In totale 35 gol realizzati e 8 subìti. L’ultima uscita risale al novembre 2019, l’ultima gara degli Azzurri prima dello stop per la pandemia: successo per 9-1 con l’Armenia. L’Italia ha disputato 117 gare di qualificazione alla fase finale del Mondiale: 78 le vittorie, 30 i pareggi e 9 le sconfitte, con un bilancio di 234 gol fatti e 71 subìti. La Nazionale è imbattuta nelle gare interne: nei 59 incontri disputati in Italia, gli Azzurri hanno collezionato 48 vittorie e 11 pareggi (147/27 le reti); nei 58 incontri disputati in trasferta, 30 vittorie, 19 pareggi e 9 sconfitte (87/44). PLAY OFF. La formula dei play off per il Mondiale 2022 prevede tre minitornei da 4 squadre, con gare uniche di semifinale e finale, che promuoveranno le 3 vincitrici. L’Italia è inserita nel gruppo con Macedonia del Nord, Portogallo e Turchia, che si sfidano nell’altra semifinale. Le due vincenti accederanno alla finale che mette in palio il pass per il Qatar, mentre le due perdenti si affronteranno in una gara di consolazione. In passato, già due volte l’Italia è stata impegnata nei play off Mondiali: eliminata dalla Svezia nel 2017 (Mondiali 2018) e qualificata con la Russia nel 1997 (Mondiali 1998). In merito alla seconda gara, contro il Portogallo sono 27 i precedenti: gli Azzurri hanno un netto vantaggio negli scontri diretti, con 18 vittorie e 3 pareggi contro le sole 6 sconfitte, anche se l’Italia non vince ormai dal 2008 (3-1 a Zurigo in amichevole), con 1 pari e 2 ko nelle ultime 3 sfide, nelle quali non è mai andata a segno. Per tre volte la sfida si è giocata a Porto: 2 vittorie degli Azzurri e una dei lusitani. Contro la Turchia, invece, l’Italia è imbattuta: negli 11 precedenti, 8 vittorie e 3 pareggi; 21 a 5 il computo delle reti, con un poker firmato dal romanista Orlando e una doppietta di Rivera nel 1962. L’ultimo precedente risale alla gara inaugurale di EURO 2020 a Roma: 3-0 per gli Azzurri. Nel caso, sarebbe la prima gara della Nazionale a Konya. LA GESTIONE MANCINI. In carica dal maggio 2018, il Ct Roberto Mancini si avvicina ai 4 anni di mandato: finora 46 le gare, con un bilancio di 30 vittorie, 13 pareggi e 3 sconfitte (con Francia e Portogallo nel 2018 e Spagna nel 2021) e un totale di 103 punti conquistati (media 2.23). Confrontandolo con lo score dei Ct unici, Mancini vanta il miglior risultato per punti ottenuti (davanti a Pozzo 102, Sacchi 100, Vicini 99, Lippi 93, Valcareggi 89, Bearzot 81, Prandelli 80), la miglior media punti (davanti a Pozzo 2.16, Sacchi 2.13, Fabbri 2.06, Vicini 2.05) ed è all’8° posto per numero di panchine. Finora sono 102 le reti realizzate (Belotti e Immobile i bomber con 8), con una media di 2.21 gol a partita (la seconda migliore della storia della Nazionale, dietro quella degli Azzurri di Pozzo 2.45); sono invece 23 quelle subìte, con una media di 0.50 gol a partita (anche in questo caso è la seconda della storia Azzurra dietro la Nazionale di Vicini 0.44). In 26 partite su 46 nessuna rete subìta (56%, solo Vicini ha fatto meglio: 34 su 54, il 62%). Per quanto riguarda le statistiche individuali, sono 82 i convocati da maggio 2018 a oggi, 68 quelli schierati. Il più impiegato è Jorginho (37 presenze, 3.194’), seguito da Bonucci (37, 3.136’) e Donnarumma (35, 3.162’); 36 gli esordienti, l’ultimo Scamacca (a settembre con la Lituania). L’elenco dei convocati Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Pierluigi Gollini (Tottenham), Salvatore Sirigu (Genoa) Difensori: Francesco Acerbi (Lazio), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri (Lione), Alessandro Florenzi (Milan), Luiz Felipe (Lazio), Gianluca Mancini (Roma); Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Atalanta), Stefano Sensi (Sampdoria), Sandro Tonali (Milan), Marco Verratti (Paris Saint Germain) Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Domenico Berardi (Sassuolo), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Joao Pedro (Cagliari), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo) Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma); |