
Scherma: Cuomo trionfa a Sochi battendo l’olimpionico Cannone
Spettacolo e trionfo. Valerio Cuomo svetta sul gradino più alto del podio nella gara individuale di Sochi, terza tappa di Coppa del Mondo di spada maschile, al tramonto di una giornata fantastica. Una cavalcata inarrestabile per il 24enne napoletano delle Fiamme Oro, conclusa con il successo in finale per 15-9 sul campione olimpico di Tokyo 2020, il francese Romain Cannone.
Qui la cronaca, poi c’è la storia: racconta che 24 anni dopo l’ultima volta “un” Cuomo (ri)vinca una gara di Coppa del Mondo Assoluta, nel 1998 a Poitiers il successo fu di papà Sandro, che poche settimane prima di quella vittoria aveva “festeggiato” la nascita di Valerio, sì, proprio lo spadista che oggi ha riaggiornato gli archivi conquistando la tappa in Russia del circuito iridato.
Gara da applausi per il poliziotto partenopeo, cominciata ieri con le fasi preliminari che l’avevano visto staccare il pass per il tabellone principale. Da lì, la sua marcia è ripresa questa mattina: Cuomo ha battuto, nell’ordine, il marocchino Elkord per 15-9 nel tabellone da 64, il russo Guzhiev con un 8-7 batticuore nel turno dei 32, poi l’ungherese Bakos con un 15-14 che gli ha dato accesso tra i “top 8”, e ancora lo svizzero Heinzer per 15-7 nel match in cui ha ipotecato un posto sul podio.
Però Valerio non si è accontentato, con una grande prestazione in semifinale ha superato con il punteggio di 15-13 l’ucraino Reizlin (alla fine terzo insieme all’ungherese Siklosi), e in finale ha messo il punto esclamativo sul trionfo battendo 15-9 l’olimpionico Cannone.
Una giornata magica per l’Italia a Sochi, e non solo per la straordinaria affermazione di Cuomo. Erano ben tre, infatti, gli azzurri tra i “top 8”, per la soddisfazione del CT Dario Chiadò e dei maestri del suo staff Alessandro Bossalini, Enrico Di Ciolo e Alfredo Rota che erano presenti in Russia (con il medico Chiara Lodoli).
Peccato che ai quarti di finale, dopo esser stati a propria volta protagonisti di prove eccellenti, siano rimasti ai piedi del podio Andrea Santarelli e Federico Vismara. Per Santarelli stop contro l’ungherese Siklosi per 15-13, un ottimo risultato il quinto posto finale per l’umbro delle Fiamme Oro anche se con qualche rimpianto. Gli stessi condivisi da Vismara, che dopo il terzo posto di Doha due settimane fa si è confermato tra i più forti: una sola stoccata, contro il francese e oro olimpico Cannone, ha privato il portacolori delle Fiamme Azzurre di un altro podio, in un assalto bellissimo che “Vis” stava conducendo 14-12 prima della rimonta del transalpino.
Bene anche Giacomo Paolini, out nel turno dei 32; stop nel tabellone da 64 per Enrico Garozzo, Gianpaolo Buzzacchino e Giulio Gaetani.
Domani a Sochi si chiude con la gara a squadre: Italia in pedana con il quartetto formato da Andrea Santarelli, Gabriele Cimini, Davide Di Veroli e Federico Vismara.
(FEDERSCHERMA)