
RAZZOLI TORNA SUL PODIO A WENGEN DOPO SEI ANNI. ORA E’ QUARTO NELLA CLASSIFICA DI SPECIALITA’
Giuliano Razzoli torna sul podio di Coppa del mondo a sei anni dal secondo posto ottenuto proprio a Wengen nel 2016, quando arrivò alle spalle di Henrik Kristoffersen, oggi mestamente fuori quando comandava la gara, e davanti a Stefano Gross. Si tratta del podio numero 11 per l’alpino emiliano di 37 anni, che ancora una volta stacca il pass olimpico per andare a rincorrere un sogno: quello che lo vide campione olimpico nel 2010, a Vancouver.
Il suo podio assume ancora maggior valore, se si tiene conto che fino a un paio di settimane fa, l’azzurro era bloccato da un mal di schiena. Ma sul difficile tracciato di Wengen ecco rifiorire l’esperienza e il talento di un atleta che è nel cuore di tutti gli appassionati italiani.
La gara registra il primo, grande successo del 21enne norvegese Lucas Braathen in slalom (dopo la vittoria a Soelden nel 2020), risalito di ben 28 posizioni nella seconda frazione e primo al termine con il tempo di 1’41″48, davanti allo svizzero Daniel Yule, staccato di 22 centesimi e a Giuliano Razzoli, autore del quinto parziale nella seconda frazione e staccato alla fine di 29 centesimi, in recupero di sei posti.
Buon 13/o posto per Manfred Moelgg, che recupera a sua volta nove posizioni nella seconda e ritrova un posizionamento più consono alla sua carriera. Fuori Alex Vinatzer, che era settimo a metà gara e stava trovando una buona seconda manche. Uno sci gli si è agganciato ad un palo e si è staccato facendo uscire dal tracciato il gardenese.
Tommaso Sala è ventesimo, mentre è 21/o Stefano Gross. Erano usciti nella prima sia Simon Maurberger che Federico Liberatore.
E Razzoli sale al quarto posto nella classifica di specialità con 154 punti, alle spalle di Foss-Solevaag con 180, di Yule con 162 e di Braathen con 155. L’appuntamento è con lo slalom di Kitzbuehel della prossima domenica.
Le parole di Giuliano Razzoli dopo il podio nello slalom di Wengen
“Mi sarebbe spiaciuto arrivare quarto – ha detto Razzoli -, cominciavo ad intravedere quel risultato. L’ultimo podio l’ho fatto qui a Wengen, sei anni fa. E’ stata un’emozione grande tornare sul terzo gradino di Coppa del mondo: è una cosa che sognavo da sei anni. Bella manche la mia seconda, forse ho lasciato qualcosa nella parte alta, ma quasi tutti hanno sbagliato. E’ regalo per tutti quelli che mi hanno sostenuto e per chi mi ha sempre dato fiducia. Oggi mi godo il podio, perché sei anni sono lunghissimi. Sono davvero emozionato e sono contento per me e per lo sci”.
“E’ stato difficile risalire, dopo l’infortunio, ci sono voluti tre anni, però ci credevo, ci ho sempre creduto. Sapevo che ogni allenamento e ogni gara, ogni fatica fatta, sarebbe servita per ritrovare di nuovo il podio. E’ stato difficile, ma non ho mai mollato ed è andata così. Per la mia sciata e per la mia carriera me lo meritavo”.
Alex Vinatzer: “E’ un peccato per la gara, non ho ancora capito cosa mi è capitato, forse una cosa che non mi è mai successa nella vita. Devo riguardare il video. E’ un peccato per la gara, ma sarà per la prossima”.
Comunicato ufficiale FISI