Pentathlon Moderno, addio all’equitazione? Gli atleti dicono NO
Più di 650 atleti hanno emesso un voto di sfiducia nei confronti del presidente dell’Unione Internazionale Pentathlon Moderno (UIPM) Klaus Schormann a seguito della decisione di eliminare l’equitazione dal programma di cinque sport dopo i Giochi Olimpici del 2024 a Parigi.
Il gruppo ha anche invitato i vicepresidenti dell’UIPM – lo spagnolo Juan Antonio Samaranch, membro senior del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il francese Joël Bouzou, il russo Viacheslav Aminov, il kazako Berik Imashev e il messicano Juan Manzo Orañegui – insieme al segretario generale Shiny Fang della Cina e ai restanti membri del Comitato Esecutivo a dimettersi.
Il Consiglio Esecutivo UIPM ha ufficialmente confermato ieri di aver approvato una mozione per rimuovere l’equitazione dallo sport.
Un documento di informazione visto da insidethegames ha rivelato che l’organo di governo era preoccupato per il suo futuro olimpico, con l’avvertimento del CIO avrebbe “solo accettare una proposta senza cavalcare” per il programma olimpico di Los Angeles 2028, che sarà deciso a dicembre.
La decisione ha portato ad una risposta appassionata da parte degli attuali ed ex atleti
In una lettera vista da insidethegames, un gruppo di 667 atleti, tra cui i campioni britannici di Tokyo 2020 Joe Choong e Kate French, il medaglia d’oro della Repubblica Ceca a Londra 2012 David Svoboda, e la medaglia di bronzo di Sydney 2000 Kate Allenby della Gran Bretagna hanno chiesto a Schormann e all’intero Comitato Esecutivo di dimettersi a seguito di una decisione che hanno descritto come “minato 109 anni di Pentathlon moderno
*photoby FocusJunior