
Il pentathlon moderno potrebbe cambiare.
Uno sport di grande tradizione, storia e fascino. Concepito originariamente dal fondatore delle Olimpiadi, Pierre de Coubertin, il Pentathlon moderno dopo 109 anni dalla sua nascita potrebbe cambiare, sostituendo i cavalli con le bici. L’organo di governo mondiale di questa disciplina ha votato per eliminare l’equitazione e sostituirla con il ciclismo.
La decisone non è ancora stata comunicata ufficialmente e al momento, l’Uipm ha per il momento solo dichiarato che “per mantenere un profilo forte e dinamico per il pentathlon moderno, si stanno svolgendo una serie di incontri strategici”.
Riportiamo sul sito di Olimpici Azzurri l’accorato appello di Daniele Masala, uno dei più grandi pentatleti del Mondo (nel suo palmares due ori e un argento Olimpico, due titoli iridati, due argenti e quattro bronzi Mondiali. “Togliere l’equitazione dal Pentathlon moderno è come “ucciderne l’anima” lasciandone un corpo quasi senza vita. La forza del Pentathlon Moderno è la sua diversità, l’ estrema cultura che risiede nelle 5 discipline che lo compongono.”
“Vorrei sottolineare che Il Pentathlon moderno è una disciplina esistente che presenta delle difficoltà psicologiche, fisiche e di organizzazione uniche e non riscontrabili in altri sport. Mettere insieme discipline sportive così difficili e diverse tra loro non è un qualcosa di estremamente formativo per i giovani che imparano da questa complessità. Quello che voleva proprio De Coubertain era riportare il Pentathlon dell’antica Grecia in chiave moderna e quindi l’equitazione ne è parte fondamentale dal punto di vista culturale, sportivo, pedagogico, storico, formativo e psicologico.”