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CORTINA-BELLUNO: Si riaccende il sogno Olimpico

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CORTINA-BELLUNO: Si riaccende il sogno Olimpico

L’anno appena concluso ha segnato un altro momento storico della storia sportiva ampezzana con l’assegnazione da parte del CIO dell’organizzazione, insieme a Milano, dei XXV Giochi Invernali che si terranno nel 2026. A settant’anni dalla prima ed indimenticabile edizione che si è tenuta a Cortina nel 1956, i cinque cerchi ancora una volta saranno protagonisti nella perla delle Dolomiti. La località ampezzana, che si appresta ad ospitare anche i mondiali nel prossimo anno, si conferma città dei record. «Non c’è al mondo una città di settemila abitanti che ha saputo dare lo stesso numero di atleti olimpici che ha dato Cortina e che possa al contempo vantare l’organizzazione di due rassegne dei Giochi» le parole del Presidente della Sezione Giorgio Triches. Una gioia condivisa con il Consigliere Nazionale ANAOAI Kristian Ghedina, ambassador della stazione sciistica. Eventi nei quali dovranno essere protagonisti non solo la bellezza dei posti e l’abilità degli atleti ma anche la storia sportiva di Cortina ed i valori che questa rappresenta. Temi questi che sono stati discussi in due appuntamenti realizzati durante l’anno.

Il primo ha avuto luogo ad aprile presso l’Hotel Villa Argentina, ospiti della serata il Presidente Nazionale Stefano Mei e il Presidente regionale Azzurri Veneto Filippo Belloni. Durante l’incontro è stato premiato dal Presidente della Sezione il Generale Lorenzo Cappello, che era al comando delle truppe alpine durante le Olimpiadi di Cortina 1956.

Il secondo appuntamento ha avuto luogo a luglio grazie all’organizzazione e all’ospitalità della famiglia Ghedina, proprietari del ristorante Jaegerhaus. Molti gli intervenuti alla bellissima serata alla fine della quale è stata offerta una torta con il simbolo a cinque cerchi ed è stato consegnato ai partecipanti un attestato personalizzato. Un parterre prestigioso e variegato ha partecipato alla serata: da Carlo Calzà e Gianfranco Da Rin, che gareggiarono ai Giochi del 1956 a Cortina, alla giovanissima Anna Commarella, impegnata nello sci di fondo ai Giochi del 2018. Presenti inoltre Gianfrancesco Demenego, unico ampezzano ad aver partecipato ai Giochi estivi in atletica, e tanti campioni degli sport invernali olimpici e paralimpici. Nell’occasione il Presidente Triches ha sottolineato quella che sarà la priorità dell’azione nel prossimo anno: «abbiamo già scritto al Comune per avere un incontro per realizzare un museo Olimpico. Cortina è l’unica città sede di Olimpiadi che non ha un museo. Noi vorremmo crearlo allo stadio, di fronte alla piazza Azzurri d’Italia, con un suo accesso e i servizi necessari. Ora la priorità è avere un sito dove depositare il materiale, perché purtroppo tanti cimeli con il tempo sono andati persi». Un’iniziativa che ha raccolto subito il favore dell’Amministrazione comunale.

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