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Premi Nazionali: quattro nuove stelle nel firmamento azzurro

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Premi Nazionali: quattro nuove stelle nel firmamento azzurro

Prima degli impegni statutari relativi all’Assemblea Nazionale si è svolta, nel Salone d’Onore del CONI, la cerimonia di conferimento degli storici riconoscimenti associativi rivolti ad atleti, dirigenti e personaggi che hanno data lustro allo sport azzurro nei rispettivi ambiti agonistici e professionali.

La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza del Prof. Franco Chimenti – Vicepresidente Vicario del CONI e Presidente della Federazione Italiana Golf – il quale, nel suo intervento, dopo aver portato il saluto della massima Istituzione sportiva agli intervenuti, ha sottolineato il ruolo dello sport, e dei suoi alfieri Azzurri, nella promozione della pratica sportiva e dei suoi valori soprattutto tra i giovani. Un intervento nel quale non ha nascosto il piacere di presenziare alle attività dell’Associazione, che sono sempre un momento prezioso per condividere ricordi ed esperienze con chi ha scritto la storia sportiva del nostro Paese.

Per l’anno 2019, nella categoria “Prestigio ed Esempio”, riservata a coloro che hanno saputo coniugare il valore personale del prestigio con quello sociale dell’esempio, fanno il loro ingresso nel nobile albo tre affermati campioni del mondo.

Paola Pigni, nata a Milano il 30 dicembre 1945, è stata prima atleta italiana ad imporsi su distanze oltre gli 800 mt, abbattendo il pregiudizio che considerava le donne non in grado di sostenere lunghe distanze. Nella Notturna di Milano del 1969 ha stabilito il record mondiale dei 1500 metri, dopo aver superato sul passo l’olandese Maria Gommers e nello stesso anno ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei di Atene. Stesso piazzamento ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera 1972 nei quali ha migliorato il suo record italiano tre volte nel giro di soli cinque giorni. Nelle trentatré presenze collezionate in Azzurro ha vinto due titoli iridati di corsa campestre, nel 1973 a Waregem e nel 1974 a Monza. È stata, inoltre, ben 19 volte campionessa italiana assoluta (13 su pista e 6 nel cross).

Oltre quattrocento, invece, le Maglie Azzurre di Simona Rinieri, ravennate classe 1977, che ha da poco concluso la carriera agonistica dopo aver primeggiato sui campi di pallavolo di tutto il mondo. In Maglia Azzurra, dove ha rivestito anche il ruolo di capitano, scrive la storia insieme ad un gruppo memorabile conquistando tre medaglie ai campionati europei (bronzo in Italia nel 1999, argento in Bulgaria nel 2001 e in Croazia nel 2005) e soprattutto vincendo il Mondiale in Germania nel 2001. Una vittoria che mancava nella storia dello sport italiano e che ad oggi resta l’unica affermazione iridata delle nostre pallavoliste.

A livello di club ha conquistato la Coppa dei Campioni ed una Supercoppa italiana con la Volley Bergamo per poi trasferirsi all’estero dove ha vinto un campionato francese.

Altra icona della pallavolo insignita del prestigioso riconoscimento è stato Paolo Tofoli, tra i giocatori più vincenti nella storia della disciplina.

Una carriera straordinaria nella quale si è laureato due volte campione mondiale a Rio nel 1990 ed Atene nel 1994. A livello olimpico detiene due medaglie d’argento (Atlanta 1996 e Atene 2004) ed una medaglia di bronzo vinta a Sydney 2000. Nella sua ventennale carriera azzurra ha disputato cinque finali continentali aggiudicandosene ben quattro. Con i suoi club conquista il campionato a Roma e Treviso, città nella quale vince anche la Coppa Campioni del 1995. Chiusa l’attività agonistica ha intrapreso quella di allenatore così da trasferire alle nuove generazioni l’esperienza maturata in una carriera vissuta ai massimi livelli.

Con la Nazionale maggiore ha disputato 342 partite, ottenendo 27 medaglie in competizioni internazionali (17 d’oro) e tre ai Giochi Olimpici.

Campioni in campo e fuori, come il popolare giornalista Giovanni Bruno, vincitore del Premio “Giornali­smo Sportivo”. Volto noto ed apprezzato da tutti gli sportivi, l’attuale condirettore di Sky Sport ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera giornalistica vissuta all’insegna dello sport. Un’avventura che ha inizio verso la fine degli anni ’70 quando decide di lasciare la facoltà di medicina per iniziare a scrivere di vela, una delle sue molteplici passioni sportive praticate anche con ottimi risultati. Ha lavorato in Rai, arrivando a ricoprire l’incarico di direttore e vice direttore; a Mediaset, dove ha inventato il notiziario sportivo Studio Sport, ed infine approda alla televisione satellitare Sky nella quale “milita” dai primi anni duemila.

Riconoscimenti come sempre molto apprezzati e ricambiati da parole di sentita gratitudine dai nuovi componenti della nostra “Hall of Fame”.

(fonte: MAGLIAZZURRA 1-2019)

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