CORTINA-BELLUNO. Inaugurato a Presennaio il “sentiero del Grillo”
Un percorso della memoria, ma tutto rivolto al futuro. Sabato 10 giugno 2017 è stato inaugurato infatti il “Tréi dal Grillo”, un sentiero che ripercorre vita e gesta di uno sportivo d’altri tempi, come Maurilio De Zolt, il fondista conosciuto in tutto il mondo, l’atleta e l’uomo che molto ha da insegnare anche ai giovani d’oggi. Il campione della tenacia e della fatica, quello che seppe conquistare alla bella età di 43 anni e mezzo la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Lillehammer, ed al quale il Comelico ha voluto rendere onore in una maniera tutta particolare: un itinerario che parte da Presenaio, il suo paese natale, e giunge a Campolongo, dove il “Grillo” vive. Un modo originale per rendere omaggio ad un personaggio “vero”, uno dei pochi ancora rimasti in giro. Sono 23 i tabelloni realizzati per raccontare Maurilio: partendo da Presenaio la sequenza prevede opere di Olga Riva Piller (i due tabelloni di apertura e chiusura e “Trionfo in paese e riconoscimenti in Val Comelico-Sappada” ); Vico Calabrò (“Riprende la vita di valle”), Nazareno Corsini (“Fatiche di ghiaccio”), Elio Silvestri (“Il suo stile”), Sonia Solagna (“Il pompiere più veloce del mondo”); Giusto De Bettin (“Le campane delle vittorie di S. Pietro e Presenaio” ). Sculture di Avio De Lorenzo (“Alimentazione clandestina”), Giandomenico Menia (“W Maurilio, Grazie”) e Silvano Ferretti (“Le fatiche da ragazzo”). Grafiche di Martina Zandonella (“Il più piccolo, il più vecchio, il più scattante” e “La moglie lo fa arrabbiare”), Valentina Comis (“Pescatore a Holmenkollen di 60 trote in Scandinavia e festa con capo tribù indiano in Canada”), Paolo Kratter (“I suoi dirigenti, allenatori ed amici”), Alberto De Bettin (“Vittorie e baldorie”), Mario Fait (“Prime attività sportive”). Infine foto dedicate ai rivali stranieri, ai compagni di medaglie, ai fondisti di Comelico-Sappada ed alla sua carriera. Maurilio ha guidato il gruppo di amici ed appassionati che ha percorso questi tre chilometri lungo la sinistra Piave, fermandosi di volta in volta a scoprire le opere presentate da Arrigo De Martin, direttore del museo Algudnei di Dosoledo, ovvero l’ideatore del “Tréi dal Grillo”. A scoprire i pannelli due amici di Maurilio, in rappresentanza dell’ANAOAI i bobbisti Roberto Zandonella (medaglia d’oro ai Giochi invernali di Grenoble nel 1968) che è intervenuto in qualità di Consigliere Nazionale per portare i saluti del Presidente Nazionale Stefano Mei e Luigi De Villa in rappresentanza degli Azzurri di Cortina. Tra i campioni e storici amici di Maurilio, era presente Giorgio Vanzetta, uno dei quattro, insieme allo stesso De Zolt, a Silvio Fauner e Marco Albarello, ad aver firmato la storica medaglia d’oro alle Olimpiadi di Lillehammer nel 1994. A Vanzetta il giorno 11 giugno si sono uniti tanti altri campioni, compagni, tecnici, allenatori e medici (Silvio Fauner, Francesco Conconi, Stelio Busin,Tullio Grandelis, Patrizio Deola, Giovanni Pulliè, Pepi Ploner e Dario D’Incal) per i festeggiamenti dei trenta anni da un’altra storica vittoria del “Grillo”: la medaglia d’oro ai campionati mondiali di Oberstdorf del 1987. L’appuntamento è stato dopo la messa delle 10, nella sala della Regola, poi la conclusione in festa sotto il tendone preparato al campo sportivo dove Maurilio, commosso. ha ringraziato tutti per il calore profuso.